Nel mondo occidentale, la digitalizzazione della vita di tutti i giorni e dell'industria sono spesso viste con un misto di fascino e di orrore. Un sistema in cui delle sensazioni complesse vengano tradotte in un'astratta serie di uno e di zeri produce una forte resistenza psicologica: questo sviluppo è sentito come un punto di rottura radicale e è accompagnato da accenti negativi.
"Binary Moments /Moments binaires" opta per la percezione di una continuità propria al sistema binario: i tre artisti invitati hanno portato i sofisticati battiti dell'era dell'informatica, verso una serie di fondamentali opposizioni nello spazio e nel tempo.
Il controllo degli impulsi costituisce un fenomeno in sé: all'interno del contesto relativamente isolato dalla strada della galleria (un antico hotel), il movimento continuato in TIC TAC fra i binomi inserito/disinserito, aperto e chiuso, interno ed esterno, realtà e riflessione, ritma la mostra.
La mancanza di abilità emotiva e percettiva con cui il sistema binario cerca un rapporto produttivo con la realtà non è declinata come un handicap o una minaccia, ma come una possibilità artistica.
Bram Van Damme. |